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Lat: 37° 21' 31.61167" N - Long: 13° 54' 42.17132" E
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Il castello di Delia era già esistente nel 1300 come luogo di sosta e di ristoro lungo le strade che collegavano i grossi centri già in epoca romana.
Si erge su un colle di roccia calcarea che domina la vallata del torrente Delia.
Il castello, detto "castellaccio" ha acquistato la sua forma attuale sotto il dominio degli aragonesi; fu teatro di avvenimenti storici decisivi per la Sicilia, legati alla guerra del Vespro.
Quando perse la sua funzione strategica e militare divenne la dimora dei signori di Delia.
E' appartenuto ai Lancia, agli Alagona, ai Chiaramonte, a Pietro Mazza, agli Ortolani ed a Bernardo Lucchesi.
Vi si accede mediante un portale archiacuto; vi sono dei sotterranei dove si notano tracce di pavimentazione.
All'interno del portale vi è un piano rupestre con una piccola volta, e nella roccia antistante il portale d'ingresso si notano diversi buchi usati per la difesa.
Una scalinata in pietra immette in un passaggio voltato da cui si accede al primo piano della torre rettangolare, ed ad ambienti che furono coperti.
Sulla torre si scorgono delle feritoie ed al piano superiore quattro finestre a livello del salone principale.
Nel corso della guerra del vespro, Giobbe e Roberto Martorana, amici di famiglia del castellano del tempo, si invaghirono della moglie e della figlia del castellano, e non essendo ricambiati uccisero il castellano, violentarono le due donne e passarono dalla parte degli Angioini tradendo il re Federico d'Aragona, ma un ufficiale del Re di Sicilia difese il castello e fece giustizia.
Oggi è proprietà del Comune ed è visitabile.
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