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Si Trova: a Catania
Lat: 37° 30' 31.56003" N - Long: 15° 5' 17.56174" E
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Entrando in questa chiesa si è accolti da una scala che si addentra nel buio di una grotta lavica.
In epoca romana questa grotta, da dove tutt'oggi sgorga e si ingrotta nuovamente l'acqua, fu utilizzata come cisterna, per essere poi riadattata all'uso di sepolcreto paleocristiano.
Divenne una chiesa cristiana nel 262, forse fu la prima costruita a Catania.
Nel soffitto del pozzo rimangono tracce di una campata in mattoni di terracotta, un archosolium, una falsa finestra e due sedili in pietra lavica.
Nel 313 l'edificio venne dotato dell'altare e di un arco trionfale.
L'ambiente fu rivestito di affreschi di cui oggi non restano che labili tracce, se non una Madonna con Bambino del III secolo, di cui sono appena leggibili i volti.
Con la conquista musulmana della Sicilia, la chiesa superiore venne demolita e abbandonata.
I Normanni eressero una nuova gradinata in pietra lavica in sostituzione di una ripida discesa; a questo periodo risalgono le grosse colonne del presbiterio.
La chiesa sotterranea divenne la cripta per il tempio superiore, sulla cui origine si conosce ben poco, tuttavia l'area presbiteriale a pianta quadrata e l'orientamento verso est ne indicano una possibile origine bizantina.
Nel 1558 l'edificio fu sgomberato e ripulito, ad opera dei frati Carmelitani.
Demolita in parte nel 1674 per la costruzione del vicino bastione di San Michele, la chiesa venne distrutta definitivamente dal terremoto del 1693.
La ricostruzione si protrasse a lungo, e venne completata nel 1801.
Nuovamente abbandonata dopo il bombardamento subito durante la seconda guerra mondiale, oggi è nuovamente aperta e adibita al culto.
Secondo la tradizione la chiesa inferiore ospitò le spoglie di Sant'Agata dalla sua morte, avvenuta nel 251, alla sua sepoltura nella chiesa di Sant'Agata la Vetere nel 264.
Un'altra tradizione vuole che anche Sant'Euplio, co-patrono di Catania, fosse stato qui temporaneamente deposto dopo la sua morte avvenuta nel 304.
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